Resoconto della Conferenza AIT sul lavoro precario, l’autogestione e le cooperative tenutasi a La Vecilla (León, Spagna), 13, 14 e 15 agosto 2010.

La Conferenza era ospitata dal IX Campeggio libertario organizzato dalla CNT León; ottima l’accoglienza, la partecipazione e la disponibilità dei compagni locali.
Presenti delegazioni di: NSF (Norvegia), ZSP (Polonia) PA (Slovacchia), MASA (Croazia), FAU (Germania), SF (Inghilterra, fed. loc. di Brighton), CNT-F (in rappresentanza non nazionale, ma della fed. locale di Pau), CNT-E (fed. loc. di Granada e Saragozza, presenti anche compagni delle fed. loc. di León e Madrid), AIT-SP (Portogallo). Per problemi legati alla concessione del visto, il delegato della KRASS (Russia) è arrivato la sera di sabato 14, mentre i due delegati del giornale Humanidad (Perù) sono arrivati soltanto la sera di domenica 15. Presente fin dall’inizio anche un compagno FAI (Federación Anarquista Ibérica).
Oltre che dai delegati delle sezioni AIT, la Conferenza è stata seguita, parzialmente o totalmente, da alcuni presenti al campeggio, senza diritto di parola, salvo decisione contestuale dell’assemblea favorevole al loro intervento. Tra questi ospiti un ragazzo e una ragazza siciliani, particolarmente interessati al tema sindacalista libertario.
Venerdì 13: dopo i saluti e le formalità (credenziali e OdG) la giornata è trascorsa nell’enumerazione di casi diversi, affrontati da varie sezioni, di conflitto sul posto di lavoro. Come delgazione italiana abbiamo citato il caso positivo della lotta all’IKEA di Brescia. Taglio: scuola tecnica precariato.
Sabato 14: la conferenza è proseguita come la giornata precedente, con l’introduzione del tema dell’immigrazione nell’ambito della precarietà da parte della delegazione polacca, con particolare riferimento alla situazione nel loro paese e tramite esempi di casi da loro seguiti. Arrivato il momento di sintetizzare le esperienze in una strategia comune, PA e ZSP hanno fatto la loro proposta, intorno alla quale cercavano il consenso delle altre sezioni: istituire un gruppo di lavoro specifico (non una commissione ufficiale) per il miglioramento e la coordinazione della lotta al precariato, aperto a tutte le sezioni che volessero partecipare. Intervenendo su questa proposta abbiamo espresso la nostra opinione e introdotto il tema autogestione e cooperative in relazione al precariato. Innanzitutto abbiamo detto, trovando anche consensi, che istituire una struttura in più avrebbe solo raddoppiato gli strumenti già in nostro possesso per scambiarci informazioni ed esperienze e per coordinare azioni. Abbiamo quindi criticato il carattere riduttivo della proposta strategica di PA, introducendo la necessità di andare oltre l’impostazione adottata fino a quel momento, cioè una visione esclusivamente centrata sul conflitto nel luogo di lavoro, per intergarla con una prospettiva autogestionaria di costruzione di alternative di occupazione-produzione e consumo. Il nostro intervento, rompendo la monotematicità della conferenza fino a quel momento, ha suscitato sia interesse che nervosismo. PA ha ribadito la proposta, arrivando a ridurla a una mailing-list specifica sul precariato. La discussione, animata da molteplici interventi sia favorevoli che contrari alla proposta, si è avvitata su se stessa senza approdare a risultati.
Domenica 15: con l’esposizione del nostro documento, la conferenza si è centrata sul tema delle cooperative autogestite di produzione e consumo e sulla nostra proposta in merito: collegare l’esistente in una rete libertaria e promuovere la nascita di nuove esperienze. Tale proposta è stata da noi inquadrata nella necessità di unire i due piani di lotta (rivendicativo, sul posto di lavoro, e autogestionario, anche fuori da esso) affinché possano sostenersi a vicenda e costituire una strategia a lungo termine. La proposta ha generato vari interventi e critiche anche dure nei confronti di questa nostra visione. Una parte di esse (vedi CNT-Granada) si appoggiava sulla convinzione che il cooperativismo sia uno strumento marginale, che al massimo possa costituire una forma di resistenza a breve termine, mentre la vera lotta si conduce con lo scontro diretto sul posto di lavoro, luogo in cui si vive il conflitto di classe. Altre critiche sono venute da FAI, AIT-SP e CNT-F, soprattutto sulla possibile presenza di lavoratori salariati nelle cooperative, ma anche sulla difficoltà di propagare l’autogestione del lavoro, soprattutto tra i disoccupati (CNT-F).
Il delegato KRASS ha poi esposto la propria relazione, che includeva la posizione ufficiale del sindacato sul tema cooperative: rigida nel non appoggiare esperienze non totalmente libertarie (cioè non rispondenti a caratteristiche da loro individuate con approfondita discussione interna), ma aperta a proposte come la nostra (il delegato ha mostrato vivo interesse sia verso l’attività generale dell’USI che verso la proposta autogestionaria impegnandosi a tradurre e far circolare il nostro documento in Russia). Infine, terminata già la conferenza, i compagni peruviani, oltre a presentare il giornale anarchico Humanidad, hanno parlato della precarietà in Perù e delle diverse esperienze cooperative dagli anni ’80 in poi, esprimendo la speranza di un più frequente e fecondo contatto con l’AIT e le sue sezioni. La delegazione peruviana ha dimostrato non solo grandissima curiosità e voglia di conoscere la realtà europea, ma anche un alto livello di cultura sindacale e generale e di serietà nelle analisi e nelle relazioni.
Nonostante le critiche la nostra proposta, oltre a introdurre i temi dell’autogestione e della cooperazione nel quadro della strategia dell’AIT, ha suscitato sincero e vivo interesse soprattutto nelle sezioni AIT-SP e KRASS. A margine della conferenza anche il compagno FAI ha espresso condivisione verso di essa apprezzando anche la forza da noi utilizzata per sostenerla ed è stato interessante notare come la nostra proposta abbia evidenziato una netta differenza nell’interpretazione del sindacato e delle sue competenze da parte delle sezioni CNT di Granada e di Madrid. Grazie a questi ultimi compagni abbiamo anche avuto conferma della presenza consistente e diffusa di esperienze autogestionarie in Spagna, nonché dell’interesse dei compagni di Madrid nei confronti di queste, sia nel senso dell’elaborazione di progetti di coordinamento delle esperienze autogestionarie che della loro legittimità all’interno dell’azione sindacale.
Una considerazione va fatta: purtroppo abbiamo registrato uno sforzo enorme anche dal punto di vista economico, costi di viaggio etc., per risultati che consideriamo davvero minimi per i processi di crescita dell’A.I.T., processi che riteniamo essenziali ma che continuano ad essere in forte ritardo con la Storia e con la nostra stessa Storia e, anche questa nostra considerazione ha trovato condivisione a Leòn, questo è ancora un altro dato positivo!
avanti Compagni dall’animo forte!
la delegazione U.S.I.- A.I.T.
Daniele Gozzi
Gino Ancona
Ps. le foto sono di Laura Floro

Tomado de: Lotta di Classe (Italia)

link: http://www.lottadiclasse.it/index.php?option=com_content&view=article&id=571:lalternativa-al-capitalismo-conferenza-internazionale-a-leon-spagna-dellait-&catid=25:la-storia&Itemid=37

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